Nel 1865 fu per la prima volta proposta la relazione tra dei problemi alla cute e il fumo. Nel 1965 si analizzò statisticamente tale correlazione, scoprendo che nel 79% dei fumatori erano
presenti delle modificazioni cutanee presenti nel solo 19% dei non-fumatori.
Secondo i dati del Ministero della Salute italiano, il fumo di sigaretta accelererebbe l'invecchiamento della pelle, provocando un aumento dell'irsutismo della cute del viso e della raucedine,
con un rischio relativo per i fumatori "forti" (più di 10 sigarette al giorno) del 5,6% per l'irsutismo del volto e di 14,2% per la raucedine.
Recentemente uno studio del 2013, presentato dall'American Society of Plastic Surgeons, ha confermato l'accelerazione dell'invecchiamento della pelle nei fumatori.
Numerose ricerche, inoltre, confermano che il fumo favorisce lo sviluppo della psoriasi e ne aggrava l'andamento.