Rischi del fumo associati alla Riproduzione

Nelle Donne:

I medici raccomandano che in gravidanza ci si astenga dal fumo (oltre che per i rischi diretti alla salute della fumatrice) per i gravi danni possibili al nascituro. Anche il fumo passivo ambientale implica rischi analoghi.

Il tabagismo può influire negativamente sullo sviluppo del feto, in quanto il monossido di carbonio e la nicotina hanno effetti diretti sul feto e sulla sua crescita, compromettendo la conclusione della gravidanza. Infatti, il monossido di carbonio attraversa la barriera placentare e, legandosi all'emoglobina fetale, impoverisce l'apporto di ossigeno; mentre la nicotina per i suoi effetti vasocostrittori impedisce una buona circolazione utero-placentare e, passando attraverso la placenta, influisce sullo sviluppo del sistema nervoso centrale.


Studi dell'Università di Copenaghen e altri hanno rilevato che il fumo riduce notevolmente la probabilità della donna di rimanere incinta e nelle donne le cui madri erano fumatrici prima dei tentativi di concepimento; fumare, da parte di entrambi i membri della coppia, riduce di oltre il 30% le probabilità di concepire. Le sostanze tossiche inalate nel fumare pregiudicano il controllo ormonale e influenzano la maturazione ovulare della donna e la produzione di sperma dell'uomo. Il concepimento della fumatrice risulta più difficile perché l'endometrio alterato ostacola la risalita degli spermatozoi, da altra parte perché le caratteristiche del seme maschile vengono alterate, e vi sono evidenze sull'induzione di infertilità nel nascituro.


La nicotina provoca una diminuzione dell'irrorazione sanguigna dell'utero e della placenta e quindi anche un minore apporto di sostanze vitali al nascituro. Il monossido di carbonio (CO) assunto con il fumo riduce inoltre l'apporto d'ossigeno nella circolazione nella madre e del bambino. Questa sostanza rimuove inoltre già in deboli concentrazioni l'ossigeno dal suo vettore di trasporto, ovvero i globuli rossi.


Secondo uno studio del 1997 condotto su 56000 donne canadesi, il fumo sarebbe responsabile dell'11% degli aborti spontanei. In modo particolare, l'odds ratio di aborto spontaneo tra le donne fumatrici di 20 sigarette o più è pari a 1,68 (con un intervallo di confidenza del 95%: l'odds ratio risulta compreso tra 1,57-1,79).


Fumare durante la gravidanza è inoltre ritenuto elemento di rischio per l'insorgenza della malattia di Legg-Perthes sul nascituro.


È stato inoltre evidenziato che il fumo di sigaretta è legato ad un aumentato rischio di carcinoma endometriale, soprattutto nelle donne in stato di post-menopausa.

Negli Uomini:

Per gli uomini il fumo viene considerato fattore di rischio per disfunzioni erettili e impotenza sessuale.


Secondo alcuni studi, nel 44% degli uomini fumatori si è riscontrato una riduzione della velocità del flusso ematico nelle arterie che irrorano i corpi cavernosi del pene.

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